Thursday, October 19, 2006

introduzione


In questo spazio inserirò dati, informazioni, appuntamenti, recensioni relativi a La distanza immedicata. Questo blog è una finestra aperta su di una casa più grande, che si chiama blancdetanuque.
La prima cosa che mi sento in dovere di fare è ringraziare chi mi ha aiutato in questa impresa. Anzitutto Fabrizio Bianchi, che ha caparbiamente voluto il libro, 'pedinandomi' come un padre che teme la deriva del figlio. E poi, a pari merito, Gray Sutherland, simpaticissimo poeta e traduttore canadese, che ho avuto il piacere di ospitare a Schio e con il quale, tra una grappa e un tiramisù, ho condiviso le fatiche finali della traduzione. Fatica sopportata anche da Anna Lombardo che, in lunghissime telefonate e concitate e-mail, ha ripreso, discusso, criticato, migliorato, il lavoro sin lì fatto. Da parte mia, che in inglese sono sempre fermo alla seconda lezione, laddove non mi sentivo sicuro, ho consultato validi amici traduttori, quali sono Roberto Cogo e Chiara De Luca.
Un particolare ringraziamento va a Giovanna Frene, impegnatissima nella discussione della tesi di dottorato eppure capace di scrivere una introduzione straordinaria per sintesi e profondità.
Non posso poi dimenticare i poeti che hanno accettato di scrivere qualcosa per la quarta di copertina, ossia Maria Grazia Calandrone, Ida Travi, Cesare Viviani e Tiziano Salari: ogni bene per loro, nella speranza che La distanza immedicata valga davvero le loro incoraggianti parole.
Un grandissimo ringraziamento va, inoltre, a tutti coloro che parteciperanno alle presentazioni che stiamo organizzando qui e là per lo Stivale e a chi, da casa, dedicherà qualche istante alla lettura del libro.
Un grande ringraziamento va infine a tutti i naviganti che cliccano questo blog, nella speranza che, passare di qua, sia utile a qualcosa.

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