Monday, February 19, 2007

Sebastiano Aglieco


E' uscita sul n.49 di Pagine (nov.-dic. 2006) la recensione scritta da Sebastiano Aglieco. Ecco l'incipit:
"Quale distanza? E perché immedicata? Se da una parte lo stile di Guglielmin è quello della modernità, della parola dolorante, interrogante e slogata, dall’altra sentiamo le sue parole dialogare con la tradizione; nel seno dell’amnio, la coppa che raccoglie il sangue e lo riassume, in sacrificio.
Si tratta, appunto, del tentativo di una sintesi nello sfondo di simboli - intesi come figure significanti, splendenti -. Sono, questi, i fiumi che l’autore enumera nella nota finale, per eccessivo scrupolo, ma forse per avvertirci degli umori e dell’oscurità della grande madre mediterranea; madre e sposa, e amante, amnio, appunto, grembo della nascita e del ritorno."
Ringrazio Sebastiano per l'ottimo lavoro fatto e Vincenzo Anania per l'ospitalità.

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