
Cristina Babino, prima di andare in Portogallo a recitare le sue belle poesie al 6° International Meeting of Poets presso l'Università di Coimbra, ha trovato il tempo di parlare della Distanza immedicata:
"(...) La lingua di Guglielmin è duttile, s’insinua sottile come acqua nella roccia, e insistente scava, fino a sfociare in un gorgo di complessità restituita in tutta la nobile bellezza di una rivelazione che pare palesarsi suo malgrado, e che pure in questo dispiegarsi sottovoce trova la sua forza espressiva più efficace e dilaniante. (...)"
grazie cara amica.